Per fare un acquisto intelligente non è obbligatorio prendere un panettone artigianale costosissimo, lo conferma Altroconsumo scegliendone uno in offerta.
Il prezzo non fa sempre la qualità, a confermarlo c’è l’indagine dell’associazione di consumatori che parla dei tipici prodotti di questo periodo.
Ormai siamo a un passo dalle feste di Natale e c’è chi ha già iniziato a fare colazione con questo tipico dolce. Diventa fondamentale fare attenzione a come si scelgono e non è importante affidarsi solo al prezzo. Questo perché sono davvero molte le varianti che possono scendere in campo.
Per avere una lettura affidabile ci siamo soffermati sullo studio fatto dagli esperti di Altroconsumo che hanno giudicato quali sono i migliori panettoni da acquistare. Ne è uscita una classifica che difficilmente ci potevamo aspettare e che premia un noto marchio e non il solito prodotto artigianale ultra costoso.
Ne è uscito una lista che può tranquillamente permettersi chiunque per passare un Natale dolce come il prodotto che maggiormente lo rispecchia. Ora andiamo a leggere da vicino quali sono i prodotti migliori da acquistare, sperando di darvi il consiglio più adatto alle vostre esigenze.
Al primo posto della classifica dei migliori panettoni di Altroconsumo c’è quello della Coop che ha ottenuto una votazione di 67/100 attraverso gli studi di laboratorio e una sessione di assaggi che hanno messo insieme sia noti pasticcieri che persone comuni. Il risultato è stato incentivato dagli ottimi responsi soprattutto nella trasparenza dell’etichetta e nelle analisi di laboratorio.
Subito dietro troviamo un panettone che si può trovare sempre al supermercato cioè le Tre Marie e dietro la ricetta classica della Bauli. Entrambi i marchi hanno ricevuto come voto un 65/100 riuscendo ad attirare l’attenzione dei giurati per il perfetto equilibrio tra qualità e gusto oltre che ovviamente del prezzo.
Ciò che stupisce di più è il panettone Motta a firma Bruno Barbieri che con 64/100 si posiziona “solo” settimo. In questo senso a pesare davvero tanto è stato soprattutto il prezzo, ritenuto ben fuori mercato rispetto a quelli della concorrenza. Il costo non è risultato giustificato da qualcosa di speciale che non si poteva trovare negli altri prodotti.
Una classifica che ci dimostra come i prodotti considerati industriali e che si trovano al supermercato non debbano per forza essere inferiori a quelli di pasticceria che si vendono direttamente nei supermercati.
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