Qual è la differenza tra le melanzane bianche e quelle nere? Solitamente le seconde sono quelle che mangiamo, ma anche le altre sono molto buone.
Oggi vogliamo parlarvi nel particolare di un ortaggio che è più raro e che non mangiamo spesso. Cerchiamo dunque di farvi capire più da vicino quali sono le sue caratteristiche e gli usi da fare.
Tra le differenze c’è anche una piccola variazione dal punto di vista della forma, sono più ovoidali e allungate rispetto alle altre. Appartengono alla famiglia delle Solanaceae e sono meno diffuse e pregiate di quelle tradizionali che noi diciamo nere e che invece sono viola scuro.
La pelle è più lucida e liscia, con il colore che varia dall’avorio al perlaceo e nasconde una polpa decisamente differente rispetto alle altre. L’origine pare che sia da collegare al subcontinente indiano. La coltivazione, invece, è collegata alle antiche rotte commerciali che ci portano nel medio oriente e poi anche nel bacino del Mediterraneo. Le prime testimonianze che legano l’Europa a questo ortaggio ci portano al XIII secolo con sviluppo da parte degli arabi in Sicilia e Spagna. Andiamo a vedere come si cucinano.
Ma come si cucinano le melanzane bianche e che sapore hanno. Rispetto alle tradizionali sono più solidi, meno spugnose, e anche durante la cottura tendono a mantenere una forma sostanzialmente invariabile e che si mantiene con un tono vigoroso.
Sono adatte soprattutto per la grigliatura e per la frittura con una certa integrità nella loro struttura che si mantiene rispetto a quelle tradizionali. Si possono cucinare in diversi modi e molto spesso simili a quello delle melanzane viola. Potete anche farci una sorta di hummus che di solito non si fa con quelle violacee.
Tra le ricette più interessanti c’è anche quello della vellutata, visto che hanno un sapore più aromatico possono essere associate a verdure più forti senza perdere la loro identità. Molti amano farne una vellutata insieme al cavolfiore magari con dei crostini. Insomma potete farle in tantissimi modi, il risultato è sempre quello di un piatto che ha una sua personalità e riesce a impreziosire le nostre ricette.
Ricordate dunque che sono differenti dalle loro “cugine” viola, ma che in fondo potete mangiarle un po’ come volete e senza troppe differenze rispetto alle altre.
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