C’è una bellissima leggenda legata alla Stella di Natale che ne accompagna la “nascita” come simbolo del Natale e che racchiude il significato più profondo di questa festività.
Il salone di casa in questo periodo dell’anno è addobbato a festa in attesa che arrivi il Natale e successivamente il primo giorno del nuovo anno. Le due festività hanno significati molto differenti, ma racchiudono un desiderio comune, quello che il futuro prossimo sia felice e sereno per tutti.
Ecco perché sebbene le decorazioni siano dedicate alla celebrazione della nascita di Gesù le si mantiene per tutto il periodo di festa, un modo per rendere visibile quel fil rouge di speranza che accompagna l’arrivo sulla terra del messia per chi è religioso e l’inizio di un nuovo capitolo della vita per tutti.
Tra le varie decorazioni che arricchiscono le nostre case in questo periodo dell’anno non può certo mancare la Stella di Natale, nella tradizionale colorazione rosso acceso che richiama uno dei colori predominanti nel Natale, oppure nella sua variante bianca, altrettanto bella e perfetta in combinazione con quella più conosciuta e diffusa.
Ma perché questa pianta viene da sempre considerata un simbolo della festività? Di sicuro il fatto che germogli con le temperature più rigide la rende ideale per questo periodo, inoltre la forma a stella dei petali ben si adatta alla simbologia della celebrazione, ma è davvero solo questo il motivo? Da quando viene utilizzata? Com’è nata questa tradizione?
L’origine di questa tradizione, come quella di molte altre, si perde nel tempo e si confonde tra versioni differenti in varie parti del mondo. Oggi però vi racconteremo la leggenda originale, una storia che ancora oggi è perfetta per incarnare lo spirito che si dovrebbe avere a Natale.
La leggenda parla di una bambina povera che desiderava portare un dono a Gesù. Nel suo paese natio, infatti, tutti gli abitanti erano soliti portare doni in chiesa per celebrare la nascita del messia e lei voleva partecipare con tutto il suo cuore a questo rituale, ma non avendo nulla da donare scappò in casa e si buttò sul letto in preda alla disperazione.
Proprio mentre piangeva le apparve un angelo che le disse di non preoccuparsi e che ciò che conta non è quello che si dona ma lo spirito con cui lo si fa. Dunque le chiese di raccogliere delle foglie dalla strada e di portarle in chiesa. La bambina, ritrovato il sorriso, raccolse un mucchio di frasche e le portò in chiesa, quindi davanti allo sguardo sgomento dei presenti le poggiò sull’altare.
In quel preciso istante, tra lo stupore dei presenti, le foglie si trasformarono in una splendida pianta dalle foglie rosse a forma di stella che da quel momento prese il nome di “Flores de la Noche Buena” (“Fiori della Notte Santa”). Nel 1825 l’allora ambasciatore americano in Messico, Joël Poinsett, portò i semi di questa bellissima pianta negli Stati Uniti, raccontando la leggenda e favorendo la diffusione della tradizione in tutto il mondo.
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